Pugno vs Palmo, le risposte della scienza

Pugno o palmo? Ve lo svelo subito, vince il palmo, così chi non ama leggere può passare ad altro.

Per i curiosi e amanti della lettura invece parlerò di una ricerca svolta da Richard P. Bolander, Cynthia A. Bir e Osmar Pinto Neto, i primi due ingegneri biomedici  presso l’università di Detroit mentre il professor Neto  insegna biomeccanica ed elettromiografia presso l’università Camilo Castelo Branco di San Paolo in Brasile.

Per le misurazioni sono state usate una cella di carico, un accelerometro e una videocamera ad alta velocità.
L’esperimento ha contemplato sia la distanza che l’altezza a cui veniva portato il colpo, più precisamente due altezze, il petto e la testa.  La cella di carico è stata sospesa attraverso il suo centro di massa al fine di produrre un effetto pendolo per misurare l’accelerazione del bersaglio e il trasferimento della forza al momento dell’impatto.
Per la fisica classica, la forza dell’impatto è calcolata secondo la formula: F= M x A ,dove M sta per la massa e A per l’accelerazione ad ogni istante moltiplicato appunto per la massa.
Aggiungiamo che la massa a seconda di come viene tirato il colpo può variare dalla massa del solo pugno a quella derivante dalla somma del braccio, della palla e del tronco. Un colpo efficace è dato da un insieme di giunzioni rigide e da un corretto allineamento anatomico nonchè da una catena cinetica senza interruzioni.
Per le distanze sono state prese in considerazione la corta, la media e la lunga. La lunga distanza si è rivelata quella a cui corrisponde una produzione di forza  maggiore.
In generale non si è notato una grande differenza nell’accelerazione e nella forza comparando un colpo di palmo con un pugno, ma la sorpresa è arrivata misurando l’oscillazione del bersaglio.
La misurazione dell’oscillazione serve a calcolare la quantità di forza trasferita sul bersaglio.
Questa è risultata essere significativamente più grande quando colpito con il palmo.
Quando si colpisce col pugno,attraverso la videocamera ad alta velocità si è potuto notare come al momento dell’impatto vi sia un movimento di aggiustamento del polso. Questo piccolo insignificante movimento tende a spezzare la catena cinetica riducendo di molto la capacità di trasferire forza.
Abbiamo detto che la lunga distanza è quella che produce più forza, ma il trasferimento di energia più importante si è avuto alla distanza media. Questo è uno dei motivi per cui il praticante di arti marziali quando colpisce visualizza il bersaglio sempre oltre il punto che colpirà.
Infine dicevamo è stata presa anche in considerazione l’altezza a cui veniva portato il colpo, e dai dati risulta che i colpi al petto sono quelli maggiormente efficaci, mentre quelli che hanno come bersaglio la testa perdono capacità di trasferire la forza sul bersaglio.
 
In breve, i dati hanno dimostrato che
– I colpi di palmo sono in grado di trasferire maggiore forza sul bersaglio rispetto ad un pugno.
– I colpi al petto sono molto più efficaci di un colpo alla testa in quanto capacità di trasferire forza all’impatto:
– I colpi di pugno perdono molta energia al momento della deflessione del polso. Lo studio è stato fatto senza guanti o bendaggi, ed è proprio per questo che il movimento di aggiustamento del polso è risultato più evidente.

Tuttavia gli stessi ricercatori affermano che gli atleti con maggiore esperienza hanno ridotto di molto la differenza tra un colpo di palmo e uno di pugno. Che questa ricerca non tiene conto degli anni di pratica dei partecipanti nè dell’utilizzo di questi colpi sotto pressione in situazioni reali. Si tenga inoltre presente che molti altri parametri non sono stati considerati, tra i quali l’anatomia del bersaglio e gli effetti su specifiche aree.
Consideratelo uno studio interessante sulla cinetica.

Come ogni ricerca  non è la bibbia , ma pone le basi per investigare meglio taluni meccanismi.

Aggiungo una considerazione finale, indipendentemente da questa conferma, utilizzare i palmi rimane una buona scelta in situazioni reali, anche solo per evitare fratture molto comuni in chi non ha una preparazione adeguata.

Come sempre buon lavoro a tutti.

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